Il Territorio di Castel Mella

Geografia e dintorni

Geografia fisica

Castel Mella, dal punto di vista fisico, è delimitato: a nord est, dal fiume Mella; a sud est, dalla roggia Garzetta e dalla strada provinciale IX di Quinzano d'Oglio; a ovest, da due rogge, la Mandolossa e il Trolio; a nord, dalla strada statale 235 di Orzinuovi.

Castel Mella, dal punto di vista amministrativo, confina: a nord est, col Comune di Brescia; a sud est, col Comune di Flero e il Comune di Capriano del Colle; a sud ovest, col Comune di Azzano Mella; a ovest, col Comune di Torbole Casaglia; a nord, col Comune di Roncadelle.

Idrografia

Il territorio si estende a cavallo tra l'alta e la bassa Pianura Padana, nella zona di affioramento dei fontanili, che danno origine a tre rogge: la Belina Piccola e la Belina Grande le quali, in contrada dei livelli di sotto, si uniscono per formare un'unica Roggia Belina, che va a sfociare nel Mella; e il Fontanone, che sfocia nella Mandolossa. Nei tempi andati, le acque risorgive dei fontanili servivano per irrigare i campi, d’estate, per allagare le caratteristiche “marcite”, d’inverno, e infine per fornire energia motrice tutto l’anno a due mulini: il “Molino di Onzato” e il “Molino di Castelnuovo”.

Il territorio castelmellese è bagnato anche da rogge che nascono altrove: il Trolio, la Mandolossa, la Sorbanella, la Garzetta. Infine, c’è il Vaso Pasini, fatto scavare nel 1929 dal podestà dell'epoca, per irrigare i campi situati a ridosso della sponda destra della Mella.

Geografia antropica

Le Contrade

Nell’Ottocento, come risulta dalla mappa napoleonica del 1810, la popolazione di Castel Novo era dislocata in tredici “Contrade”:

•Contrada del Castello

•Contrada della Piazza

•Contrada del Cortevazzo

•Contrada dei Livelli di sopra

•Contrada dei Livelli di sotto

•Contrada della Mandolossa (sulla strada per Torbole)

•Contrada di San Pietro di Onzato

•Contrada della Madonnina del boschetto

•Contrada del Molino di Onzato

•Contrada della Breda (sullo stradone per Orzinuovi)

•Contrada del Fienile di là della Mella

•Contrada di Colorne

•Contrada Alle Fornaci (sullo stradone per Quinzano d’Oglio)

Nell’autunno del 1996, quando è nato il “Palio delle Contrade”, quelle antiche sono state ridotte a quattro:

•la Contrada del Castello, comprendente il centro storico di Castel Mella, rappresentata dal gonfalone giallo;

•la Contrada delle Fornaci, comprendente l’Oltre Mella, rappresentata dal gonfalone rosso;

•la Contrada dei Fontanili, comprendente la zona dei fontanili e del parco “Giovanni Paolo II”, rappresentata dal gonfalone blu;

•la Contrada della Madonnina del Boschetto, comprendente il borgo di Onzato, rappresentata dal gonfalone “verde ontano”.

 

Musei, Monumenti e luoghi particolari

Villa Fenaroli    

All'incrocio tra via Onzato e via Madonnina del boschetto, all’interno di una corte rustica, si erge la bella Villa Fenaroli, un'elegante dimora signorile di campagna, con porticato e brolo recintato, costruita nel Seicento. Ne è stata proprietaria per quattro secoli, fino al 2020, la nobile famiglia Fenaroli, del ramo Corneto di Franciacorta. Villa Fenaroli con annessi rustici e brolo è tutelata dalla Legge 1089/1939, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. (Guzzoni Giovanni, "Momenti di vita e di storia castelmellesi", La Compagnia della Stampa, Roccafranca (BS), 2004 - Pagina 123).

 

Ufficio Vecchio    

All'inizio di Via Roma (già Via Municipio), sorge un'antica costruzione di mattoni, solida e slanciata, l’”Ufficio Vecchio”, così chiamato perché è stata sede del Municipio, dal 1860 al 1895. Era nato nel 1563 come "Scuola della Dottrina Cristiana". L'aveva edificato don Andrea Bertolotto, descritto nella visita pastorale del 1565 come "curatus parochialis ecclesie, vir probus et populo gratus" (il curato della chiesa parrocchiale è un uomo dabbene e ben voluto dalla gente). Il quale, dato che il parroco, il medico cremonese Francesco Maifredi, non risedeva "in loco", doveva farsi carico, lui solo, del governo della parrocchia di san Siro. L'anno di edificazione, 1563, è inciso su una lapide murata sul retro). (Guzzoni Giovanni, "Notizie naturali e civili su Castel Nuovo Mella (ora Castel Mella)", Cooperativa Editoriale Nuova Brianza, Cassago Brianza (CO), 1991 - Pagine 193-196).

 

Chiesa Parrocchiale dei SS. Siro e Lucia

La Chiesa Parrocchiale dei Santi Siro e Lucia, si trova in piazza San Siro. È stata innalzata, rimaneggiando una precedente chiesa di fondazione longobarda, negli anni 1708-1747, dall’Architetto bergamasco Bernardo Fedrighini da Predore ("Lions Club Brescia, 1981, Sandro Guerrini, Chiese bresciane dei secoli XVII e XVIII " da pag. 49 a pag. 88), su incarico dell’arciprete Marc’Antonio Bedussi, nativo di Castelnuovo. Di stile barocchetto lombardo, è adorna di pregevoli opere d’arte. Nell’abside, c'è una pala del pittore Paolo da Caylina il Giovane (ante 1485-post 1554) racchiusa in una ricca soasa di Francesco Pialorsi, della famiglia di intagliatori noti come “Boscaì”, e ci sono le statue policrome dei santi Siro e Lucia dello scultore Beniamino Simoni (1712-1787). Le tre cupole e le pareti sono ricoperte da un ciclo di affreschi sulla vita di Gesù, sui patroni Siro e Lucia, sugli evangelisti, sui profeti dell’antico testamento e sui dottori della chiesa latina, del pittore Giovanni Antonio Cappello (1669-1741). Il portone di bronzo dello scultore Maffeo Ferrari da Brescia, inaugurato nell’Anno Santo 2000 è chiamato “la porta del terzo millennio”. Oltre all'altar maggiore, vi sono quattro altari. L’altare del SS. mo Sacramento è abbellito dalla pala del pittore Angelo Paglia (1681-1763). L’altare dei Santi custodisce un prezioso reliquiario settecentesco d’argento. L'altare della Madonna del Rosario è ornato da una pala settecentesca con la sacra conversazione dei santi Carlo Borromeo, Veronica Giuliani, Domenico Guzmàn e Pietro Apostolo con la Vergine e il Bambino (di autore ignoto). L'altare della Madonna col Bambino, infine, ospita una statua policroma dell'intagliatore Andrea Comploj, copia della "Madonna dei Chierici", della cattedrale di Volterra, opera dello scultore Francesco di Valdambrino (1363-1435). Nella chiesa sono ospitate altre opere pregevoli: la pala della Natività del pittore Giacomo Bergomi (1923-2003) e la pala del pittore Camillo Rama (1586-1627), proveniente dall’oratorio di san Giovanni Battista nella frazione di Colorne (Guzzoni Giovanni, "La chiesa parrocchiale dei santi Siro e Lucia di Castel Mella", Tipolitografia Clarense, Coccaglio (BS), 2011 - Pagine 77-138).

 

Santuario della Madonnina del Boschetto   

"Nella frazione di Onzato, c’è il santuario della Madonnina del boschetto che sorge in un luogo considerato sacro prima dai Celti (dal IV secolo a.C.), poi dai Romani (dal I secolo a.C.) e infine dai Cristiani (dal IV secolo).
L’attuale chiesa, di stile barocchetto lombardo, è stata costruita negli anni 1730-1737 dall’architetto comasco Antonio Corbellini di Pellio Superiore, in Valle d’Intelvi, lo stesso della chiesa parrocchiale dei santi Siro e Lucia di Castel Mella. Custodisce un incantevole affresco cinquecentesco con la Natività di Gesù, di un Maestro della Scuola Bresciana del Cinquecento (sono stati fatti i nomi del Romanino, 1484-1566 o del Moretto, 1498-1554). È adorno di pregevoli opere d’arte, come la pala settecentesca del pittore Antonio Moretti, i quadri settecenteschi sulla Passione di Gesù, gli affreschi novecenteschi del pittore Giuseppe Riva da Bergamo, il tabernacolo dell’altar maggiore rivestito da un bronzo dorato dello scultore Federico Severino da Brescia. Degno di nota è l’altare degli Apostoli Pietro e Paolo, perché conserva una pala cinquecentesca con una sacra conversazione degli Apostoli Pietro e Paolo con Maria col Bambino. Che proviene dalla pieve paleocristiana dei santi Pietro e Paolo, sorta nei primi secoli dell'era volgare nel borgo di Onzato, e chiusa al culto nell’anno 1929 (Guzzoni Giovanni, ""La Madonnina del boschetto e la Terra di Onzato oltre Mella"", Tipolitografia Clarense, Coccaglio (BS), 2014 - Pagine 57-101)."

 

Museo  del Falegname    

Il Museo del Falegname "Cav. Pietro Ferrari" raccoglie più di 2000 strumenti e macchinari da falegnameria. In occasione del 50° anniversario della falegnameria "I Ferrari" poeti del legno, i fratelli Maurizio, Claudio e Giovanni Ferrari, unitamente alla mamma Giuseppina Maghini Ferrari, hanno inaugurato presso la loro azienda la nuova sede del "Museo del Falegname".

 

Oratorio S. Paolo VI      

 

Oratorio di San Giovanni Battista

Nella frazione di Colorne, in una grande cascina, sorge un'elegante cappella gentilizia, il cui anno di costruzione è inciso sul portale d'ingresso, 1599.  Sull’architrave della porta, in pietra di Botticino, è incisa un’iscrizione latina: "ORATORIUM DIVO IO. BAPTISTAE DICATUM / AERE AC SUPER SOLO PROPRIO / D. IO. BAPTISTAE DE PEDORIBUS CONSTRUCTUM / ANNO DOMINI M.D.L.XXXX.VIIII". Significa: "Chiesa dedicata a san Giovanni Battista / costruita col denaro e sul terreno di proprietà / del Signor Giovanni Battista Pedoro / nell’anno del Signore 1599". Da notare che la data incisa è l’anno 1199 (e non 1599) ma si tratta di un chiaro errore dello scalpellino. È dedicata a san Giovanni Battista. Ha un unico altare, ornato da una pregevole pala del pittore bresciano Camillo Rama (1586-1627). L'oratorio è chiuso al culto e la pala seicentesca è temporaneamente trasferita nella chiesa parrocchiale di Castel Mella. (Guzzoni Giovanni, "Quando i Castelmellesi portavano il cappello sulle ventitré ovvero storie d'altri tempi di Castel Mella e dintorni", G.A.M., Rudiano (BS), 1994 - Pagina 82).

 

Santella di Colorne    

È una santella molto antica, già segnalata nella visita pastorale alla parrocchia di san Siro del 15 settembre 1703, dove mons. Marco Dolfin, vescovo di Brescia, documenta che "esiste una santella sulla Via Regia, verso Ponte Gattello, che suscita la pietà e la devozione dei fedeli". Attualmente, la santella si trova, inglobata in una rotonda, lungo la strada provinciale IX di Quinzano d'Oglio (Guzzoni Giovanni, "Momenti di vita e di storia castelmellesi", La Compagnia della Stampa, Roccafranca (BS), 2004 - Pagina 82). 

 

La Macina

In aperta campagna, c’è “La Macina” (”La Màsnö”, nella parlata locale), un tempo il “Molino di Onzato”. Dagli estimi veneti settecenteschi, risulta che il notaio Faustino Salvi del fu Giovanni Battista era proprietario del mulino a due ruote e della macina d'olio. Dunque, il toponimo "La Macina" significa che qui si "macinava": presso il mulino, le "biade grosse" (miglio, meliga, lupini, etc.) e le "biade minute" (frumento, orzo, mais, etc.) e presso la macina d'olio, i semi di lino, i vinaccioli, le noci. Oggi, c’è l’osteria “La Masna”, nota in provincia per i piatti della tradizione contadina. Sulla facciata, una lapide, fatta murare nell’anno 1902, ricorda le scampagnate di una brigata di amici (Guzzoni Giovanni, "Notizie naturali e civili su Castel Nuovo Mella (ora Castel Mella)", Cooperativa Editoriale Nuova Brianza, Cassago Brianza (CO), 1991 - Pagine 199-202). 

 

La Torre della Terra di Onzato    

In Via Madonna del Boschetto, all’interno della cascina Taglietti, si erge la medievale “Torre della Terra di Onzato”, da cui le sentinelle sorvegliavano il territorio e quando avvistavano l’arrivo degli invasori, davano l’allarme alla gente nei campi affinché si mettesse al sicuro nei cascinali fortificati. Nella cascina rurale sono visibili i segni delle trasformazioni subite nel corso dei secoli. È nata come "villa rustica romana" (nel I secolo a. C.), è diventata "curticella longobarda" (nell'Alto Medioevo), si è trasformata in "cascina fortificata" (nel Basso Medioevo), e infine ha preso l'aspetto attuale di "cascina lombarda" (nel Novecento). (Guzzoni Giovanni, "Notizie naturali e civili su Castel Nuovo Mella (ora Castel Mella)", Cooperativa Editoriale Nuova Brianza, Cassago Brianza (CO), 1991 - Pagine 187-189).

 

I Fontanili    

Come noto, i fontanili hanno origine dalle acque della falda freatica, che affiorano in superficie in corrispondenza del passaggio dai suoli grossolani e permeabili dell'alta pianura a quelli compatti e impermeabili della bassa pianura. Il territorio di Castel Mella, trovandosi proprio a cavallo tra l'alta e la bassa pianura padana, pullula di risorgive e di fontanili, le cui acque un tempo irrigavano i campi, d'estate, allagavano le marcite, d'inverno, e fornivano la forza motrice al Mulino di Onzato e al Mulino di Castelnuovo. Al giorno d'oggi, il turista amante della natura può fare una scampagnata al "Parco del Fontanone", a sud del paese, dove l'acqua dei fontanili - che sgorga a temperatura costante sui 10°/13° in tutte le stagioni dell'anno - rinfresca l'afa estiva e mitiga i rigori invernali (Guzzoni Giovanni, "Notizie naturali e civili su Castel Nuovo Mella (ora Castel Mella)", Cooperativa Editoriale Nuova Brianza, Cassago Brianza (CO), 1991 - Pagine 202-207).

 

 

Le aree verdi di Castel Mella
 

Gli spazi verdi a Castel Mella non mancano!

Parco Manziana 

con ingresso da: V.le dei Caduti, Via Kennedy - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Martiri delle Foibe - ex Campetto del Parco Contrada di Colorne     

con ingresso da: Via Colorne, Via Papa Giovanni XXIII, Via Cardinal Bevilacqua - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Contrada di Colorne

con ingresso da: Via Colorne - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Fenil Mella

con ingresso da: V.le dei Caduti, Via dei Marinai, Via Giorgio Amendola - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Santi Siro e Lucia Via Cattaneo

con ingresso da: V.le Caduti di Piazza della Loggia - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Alpini d'Italia

con ingresso da: Via IV Novembre, Via Marconi - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco dei Monumenti

con ingresso da: Via Lorini, Via Torbole, Via Paolo VI - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco del Borgo Nuovo

con ingresso da: Via IV Novembre, V.le Lombardia - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco dei Fontanili

con ingresso da: Via Pavese, Via Montale - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Caduti di Nassiriya

con ingresso da: Via Pietro Nenni - 25030 - Castel Mella (BS)

Bosco Urbano dell'Oppolo

con ingresso da: Via Pietro Nenni, Via Don Bergomi, Via Grandi, Via Oriana Fallaci - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Giovanni Paolo II    

con ingresso da: Via Torbole, Via Lazzaretto, Via Moretto, Parcheggio del Bocciodromo, Via Belina Piccola, Via Salvatore Quasimodo, Via Montale, Via Ungaretti, Via Tazio Nuvolari, Via Monet, Via Matteotti - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco del Fontanone

con ingresso da: Via del Fontanone - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Giorgio Perlasca

con ingresso da: Via Montale, Via Ungaretti - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Don Marc'Antonio Bedussi

con ingresso da: Via Madonna del Boschetto - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Gabriele d'Annunzio

con ingresso da: Via Enrico Fermi,Via Mattei - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Combattenti e Reduci

con ingresso da: Via Roma, Via IV Novembre - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Via Cavour

con ingresso da: Via Torbole, Via Cavour - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Via Oriana Fallaci

con ingresso da: Via Oriana Fallaci, Via Roncadelle - 25030 - Castel Mella (BS)

Parco Contrada della Breda

con ingresso da: Via Salvadori, Via Breda - 25030 - Castel Mella (BS)